L'acqua di fiori d'arancio, come tutti gli idrolati o "acque floreali", viene estratta dai boccioli dei fiori di arancio amaro tramite un processo di distillazione in corrente di vapore o tramite solventi. Da questo processo derivano le due sostanze comunemente usate in cosmesi: l'olio essenziale di arancio amaro (neroli) e l'idrolato (l'acqua).
Il profumo fiorito e agrumato dei fiori, con una nota amara, si ripresenta anche nell'acqua, rendendola un prodotto leggero e molto gradito.
L'acqua di fiori di arancio è un ingrediente prezioso in ambito cosmetico perché agisce sulla pelle contrastando le irritazioni. Ha un'azione rivitalizzante e rigenerante a livello cellulare, illumina l'incarnato, ed è particolarmente adatta a pelli sensibili, mature e spente.
È anche un ottimo cicatrizzante, particolarmente indicato su rughe e smagliature, anche abbinato ad altri idrolati, come l'acqua floreale di rosa.
Come tutti gli idrolati, agisce sulla pelle come tonificante: la rende compatta, grazie al suo effetto astringente, e tonifica le fibre muscolari.
Ha inoltre un effetto molto positivo sui capelli: se da un lato lenisce la cute e ne cura disturbi e infiammazioni, dall'altro agisce sulla secchezza della chioma e sulle doppie punte, rigenera e rinforza la fibra del capello, e rende la chioma morbida, sana e lucente.
L'acqua di fiori d'arancio, come tutte le essenze di agrumi e i loro derivati, è fotosensibile: attira i raggi solari e potrebbe creare irritazioni e macchie se usata prima dell'esposizione al sole. È quindi consigliabile usarla la sera.
L'acqua di fiori d'arancio, essendo estratta direttamente dai fiori, è molto usata in aromaterapia e in pratiche ayurvediche per le sue innegabili proprietá calmanti, sedative e antidepressive.
Raccomandato per:
- Pelle sensibile
- Pelle matura
- Pelle acneica
- Smagliature
- Capelli secchi
Proprietà
- Lenitivo e decongestionante
- Idratante e illuminante
- Rigenerante e cicatrizzante
- Tonificante
Curiosità
Il nome Neroli deriva da Nerola, un paesino in provincia di Roma. Nel XVII secolo fu la duchessa Marie Anne de La Trémoille, principessa di Nerola e moglie del principe Flavio Orsini, a diffondere questa fragranza, sia in forma di essenza che di idrolato, che iniziò ad essere usata per profumare guanti, merletti, e l'acqua del bagno.