L'alcol etilico, detto anche etanolo o alcol alimentare, si ottiene dalla fermentazione degli zuccheri della frutta, o dagli amidi presenti nei cereali. Solitamente per la sua produzione si utilizzano segale, frumento, mais o canna da zucchero.
L'alcol etilico viene da sempre utilizzato nelle formulazioni cosmetiche.
Nonostante ciò, molti luoghi comuni ruotano attorno a questo componente: si pensa, infatti, che sia dannoso per la pelle, e che tenda a seccarla ed a irritarla.
Esistono, però, moltissime tipologie di alcol, dall'alcol puro, all'alcol etilico agli alcol grassi.
È necessario fare una distinzione tra alcol etilico e alcol grassi: la maggior parte dei cosmetici in commercio, infatti, contiene alcol grassi, che non hanno nulla a che fare con l'alcol etilico e che svolgono una funzione emolliente simile a quella della paraffina.
I cosmetici biologici certificati possono contenere solo alcol etilico naturale o alcol alimentare biologico, che viene ottenuto dalle piante.
In natura, infatti, sono molti gli ingredienti considerati alcol per la loro struttura chimica, come la glicerina e il mentolo.
La funzioni di questa tipologia di alcol nei cosmetici sono varie. Oltre ad essere un conservante naturale e sicuro, ha la funzione di solvente per molti principi attivi.
È in grado di annientare i batteri, sciogliere i grassi, evitare la contaminazione del prodotto e preservarne l'odore e la consistenza.
È anche un potente antisettico e antibatterico e, a contatto con la pelle, evapora rapidamente, riducendo il rischio di irritazioni. È proprio questa la principale differenza tra i cosmetici biologici e quelli tradizionali.
Curiosità
La parola alcol deriva proprio dal suo utilizzo cosmetico. In arabo, infatti, al khul di riferisce alla polvere a base di galena con cui le donne si annerivano le ciglia e le sopracciglia.